- fallimento di un percorso di vita insieme che si pensava “per
sempre”
- perdita delle certezze e dei punti fermi considerati acquisiti.
Il conflitto che spesso si scatena nel discutere di soldi, è
riconducibile sia alla paura di un domani “da solo/a”, alla paura
di non farcela, alla paura di perdere anche le cose buone che si sono
costruite insieme, ma anche alla richiesta di risarcimento per il
torto subito… tradimento, abbandono..
In questo clima, l’unico modo per defin
ire un assegno di
mantenimento che sia realmente rispettoso dei bisogni di tutte le
parti (coniugi e figli) è far riflettere la coppia sul loro
obiettivo comune: far si che i figli soffrano il meno possibile a
causa della separazione e che la loro vita possa continuare come
sempre pur nei limiti della nuova condizione economica di entrambi i
coniugi.
Caterina Scacchetti – Assistente Sociale e Mediatore Familiare
tel. 3334547095