Un modo per eliminare radicalmente il
diritto all'assegno di mantenimento del coniuge è quello di ottenere
la dichiarazione di nullità innanzi il Tribunale ecclesiastico della
Sacra Rota.
Questo stratagemma può essere applicato
solo da chi ha contratto il c.d. matrimonio concordatario, cioè si è
sposato in chiesa.
In questo caso, se il tribunale
ecclesiastico dichiara che il matrimonio era nullo, la sentenza può
essere “delibata” cioè fatta propria dallo Stato italiano.
La conseguenza civile è che sparirà
radicalmente il diritto al mantenimento del coniuge.
Rimarrà solo quello per i figli.
Unico temperamento è quello di cui all'art.
129 del codice civile; in base a questa norma, il coniuge in buona
fede avrà diritto ad avere il mantenimento per un massimo di tre
anni.
Questo meccanismo è spesso usato in modo
“truffaldino” contro le persone inconsapevoli. Non è raro
infatti che si dica al coniuge che si chiede la dichiarazione di
nullità religiosa solo per questioni morali, per fare la comunione,
per non essere esclusi dalla Chiesa.
a farsi consigliare e si lasci annullare il matrimonio senza problemi.
Solo che … poi si perde tutto...