Nel post precedente abbiamo scritto che un coniuge ha diritto all'assegno relativamente al regime di vita che si era mantenuto durante il matrimonio.
Abbiamo scritto che questo ha importanza anche se se il coniuge che chiede l'assegno è ricco di per se'.
Il riferimento al regime di vita ci fa arrivare ad una importante precisazione: la sproporzione del reddito tra i coniugi ha importanza in riferimento al regime di vita.
Supponiamo che la moglie abbia un reddito di € 3.000,00 mensili e che il marito lo abbia di € 10.000,00 mensili.
Non è automatico che spetti l'assegno e che questo debba essere sostanzialmente una media tra i due redditi.
In questo caso la moglie è certamente economicamente autosufficiente.
Bisognerà andare a vedere il tenore di vita tenuto dai coniugi durante il matrimonio.
Se erano abituati a spendere grosse cifre probabilmente gli € 3.000 della moglie non saranno sufficiente a mantenere tale tenore. Avrà quindi diritto ad un assegno adeguato.
Qualora i coniugi facessero invece vita ritirata, spendendo lo stretto necessario, la moglie non avrebbe diritto ad alcun assegno.
Colpisce sicuramente ma di fatto la vita matrimoniale tirchia o spendacciona ha sicuramente influsso sull'assegno di mantenimento, ben al di là della morale o del comune modo di sentire.