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lunedì 4 settembre 2017

Le professoresse hanno diritto all'assegno di mantenimento di divorzio?

Un titolo del genere sembra assurdo (per come siamo abituati) ma è uno dei primi frutti della sentenza 11504/2017 della Corte di Cassazione.
Nella determinazione dell'assegno di divorzio non si tiene più conto della differenza economica dei redditi tra i coniugi e del tenore di vita avuto durante il matrimonio; conta solo (secondo questo nuovo orientamento giurisprudenziale, non legge) che chi chiede l'assegno abbia o no un lavoro stabile che gli permetta di vivere dignitosamente.
Il caso risolto dalla Cassazione con l'ordinanza n. 20525 del 29 agosto 2017, è questo.
Il marito è un uomo decisamente ricco con un reddito molto maggiore della moglie.
La moglie è una professoressa di ruolo.
La Cassazione le ha negato l'assegno di mantenimento in quanto ha un lavoro stabile che le permette di vivere dignitosamente.
Come ho già rilevato, questo orientamento è nel solco della nuova situazione sociale per cui separazione e divorzio non sono più fatti straordinari che vanno quasi "puniti" ma - purtroppo - quasi la condizione normale.
Concludo con due riflessioni.
La prima è che tutto questo si applica all'assegno di divorzio ma non a quello di separazione.
La seconda è che, a seguito del divorzio breve, è possibile avere il divorzio pochi mesi dopo la separazione; la conseguenza è che in pratica l'assegno di separazione può diventare una barzelletta.

sabato 2 settembre 2017

Adeguamento ISTAT dell'assegno di mantenimento per luglio 2017

L'ISTAT ha stabilito che il coefficiente di adeguamento per luglio  2017 sia +1 % rispetto a luglio 2016. 

Questo indice si applica per calcolare la variazione del mese di luglio 2017 rispetto a luglio 2016 (+1 %).

Se un assegno di mantenimento era a luglio 2016 era di € 1.000, a luglio 2017 diventerà (€ 1000/100*101 (cioè 100+1)) € 1.010.

Il mio studio può calcolare quanto sia variato ad oggi il tuo assegno rispetto la data iniziale per il costo di € 20 più oneri fiscali. Vedere in alto a destra e cliccare sul pulsante Paypal. 

I dati sono comunque ricavabili dal sito www.istat.it. Bisognerà cercare i dati dell'indice dei prezzi dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati.