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sabato 25 luglio 2015

L'adeguamento ISTAT di giugno 2015,piccolo aumento.

L'ISTAT,  ha pubblicato gli indici per il mese di giugno. 
La variazione del mese di giugno 2015 rispetto a giugno 2014 è di +0,2 %. 
Questo significa che se un assegno di mantenimento era ad giugno 2014 di € 1.000, a giugno 2015 diventa (€ 1000/100*100,2(cioè 100+0,2)) € 1000,20. 
In questo caso, quindi, l'assegno di mantenimento aumenta. In teoria quindi il costo della vita dovrebbe essere aumentato, in un anno, dello 0,2 %.


Per fare calcoli più veloci (anche per più anni precedenti) è comunque disponibile il foglio di calcolo in fondo a questa pagina. 
I dati sono comunque ricavabili (con qualche difficoltà) dal sito www.istat.it. Bisognerà cercare i dati dell'indice dei prezzi dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati

venerdì 24 luglio 2015

La divorziata che potrebbe lavorare ha diritto all'assegno di mantenimento?

Tendenzialmente l'assegno di mantenimentoè stabilito per permettere che il coniuge mantenga lo stesso tenore di vita che aveva durante il matrimonio.
Da questo sembra facile dedurre che se una ex moglie (ad esempio) è priva di reddito o lo ha molto basso, ha diritto all'assegno se la situazione del marito è più florida.
Questo anche se il marito (comunque coniuge in condizioni migliori) si è risposato o ha una famiglia di fatto, anche con nuovi figli.
La Corte di Cassazione ha però ritenuto che la situazione non sia così semplice (sent. Cassazione Civile sez. I,  n. 11870 del 9 giugno 2015).
Ha infatti stabilito che il coniuge che chiede l'assegno debba dimostrare di non poter ricavare un reddito, di non poter svolgere una attività lavorativa.
Non basta quindi dimostrare di essere disoccupati o di percepire un reddito molto basso. Bisogna dimostrare a tutti gli effetti di non poter trovare un lavoro o comunque di non poter avere un reddito migliore.