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giovedì 3 agosto 2017

Se un italiano risiede all'estero si applica la legge sulla convivenza?

I cittadini italiani residenti all'estero si possono iscrivere all'AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all'Estero).
L'AIRE è come se fosse un'unica città e conta circa 21.000.000 di italiani.
Due italiani residenti a Bangkok ed iscritti all'AIRE hanno chiesto al Comune di Milano la costituzione della convivenza di fatto ex lege n. 76/2016.
Il Comune di Milano ha negato l'iscrizione ritenendo che le norme sulla convivenza non possano valere per chi risiede all'estero.
Ha quindi richiesto il parere al Ministero dell'Interno.
Il Ministero ha risposto con il parere Ministero dell'Interno n. 231 del 6 febbraio 2017. 
Per il Ministero le norme sulla legge 76 del 2016 sulla convivenza si applicano a pieno titolo anche a chi è residente all'estero.
Ha quindi disposto che i due residenti a Bangkok debbano essere reggistrati nella scheda di famiglia anagrafica presso l'AIRE, in quanto iscritti nello stesso comune AIRE e residenti allo stesso indirizzo estero.
Siamo perfettamente d'accordo e da una parte ci meraviglia l'impreparazione, l'illogicità, del funzionario dell'anagrafe milanese e dall'altra siamo contenti che sia stata applicata la soluzione giusta, fin dal livello ministeriale, senza dover coinvolgere i tribunali.
Viene così impedita una illecita e brutta disparità di trattamento, una disparità che colpisce tanta gente che per vivere è dovuta andare all'estero o che comunque all'estero ci rappresenta.