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lunedì 31 marzo 2014

E se pago tutto insieme mi libero dell'assegno di mantenimento?

Non è certamente allegro pagare anni dopo una separazione un assegno di mantenimento (ovviamente non parlo del bisogno dell'altra parte).
La legge stabilisce che venga pagato quando ne ricorrono i presupposti; permette però che venga pagato anche in una unica soluzione, con il versamento di un certo capitale (o magari la cessione di un immobile).
In questi casi ci si aspetterebbe la cessazione di ogni obbligo visto che il coniuge ha rinunciato esplicitamente all'assegno a fronte del versamento in una unica soluzione.
Questo è valido finché permane la separazione ma non quando viene chiesto il divorzio. La Corte di Cassazione ha stabilito questo con la sentenza n. 2948 del 10 febbraio 2014.
Attenzione quindi: è inutile svenarsi con un grosso versamento con l'idea che si fa un sacrificio ma poi non si dovrà più nulla.

sabato 15 marzo 2014

Chi lo paga il motorino del figlio?

Per l'art. 337 ter del codice civile. Il Giudice stabilisce quale sia l'assegno di mantenimento che il genitore deve pagare per il figlio.
Questo assegno in genere comprende le sole spese ordinarie.
Non esiste un criterio di legge per le spese "straordinarie". 
I tribunali in genere stabiliscono che  le spese straordinarie siano pagate al 50% da ciascuno dei coniugi.
Il problema pratico sorge quando si debba decidere se un spesa è ordinaria o straordinaria.
Nel primo caso sarà compresa nell'assegno mensile; nel secondo dovrà essere divisa e pagata oltre l'assegno.
Tra le spese ordinarie sono considerabili quelle che sono prevedili e considerabili come facenti parte della vita quotidiana. Si è ritenuto che in esse rientrino ad esempio quelle per quaderni ed altra cancelleria, vestiti, visite mediche ordinarie, vacanze estive.

Spese straordinarie sono quelle che escono dalla routine. Sono state considerate straordinarie, quelle per cure dentarie di ortodonzia, quelle per interventi chirurgici o occhiali da vista o viaggi di istruzione all'estero.
In questo senso l'acquisto di un motorino può certamente essere considerato un spesa straordinaria e quindi dovrà essere diviso.
Dall'elencazione fatta si capisce comunque facilmente che si possono creare liti infinite e le decisioni dei tribunali possono essere diverse d come ci si aspetta.
Per ovviare a questo, sia in sede di accordo (consensuale) che di sentenza si sono cercati altri criteri.
Uno è quello di dividere le spese indicandole specificatamente. In molte separazioni si è messo, ad esempio, che a carico del padre sarebbero state le spese mediche, scolastiche e sportive a metà. Secondo questo criterio le spese scolastiche sono comunque a metà, ad esempio, a prescindere se siano ordinarie o straordinarie.
Un altro criterio (che sarebbe il più logico) è quello che le spese debbano essere divise a metà, salvo la preventiva decisione comune di affrontarle. Si pensa infatti che entrambi i genitori abbiano il comune interesse alla salute ed alla felicità dei figli: è quindi conseguenziale che se una spesa fosse veramente necessaria sarebbe sicuramente affrontata da entrambi i genitori. Purtroppo non tutti i genitori sono così consapevoli e responsabili...

domenica 2 marzo 2014

Come si determina l'assegno per il figlio naturale?

Il figlio "naturale" è il figlio nato al di fuori del matrimonio.
Il figlio può essere riconosciuto volontariamente, salvo alcuni limiti.
Il rapporto di filiazione naturale può anche essere dichiarato giudizialmente qualora il genitore naturale rifiuti la sua paternità.
In questi casi discende l'obbligo di mantenimento a carico di entrambi i genitori.
L'importo dell'assegno viene determinato in relazione alle possibilità ed alle sostanze del genitore.
Se il padre ad esempio è ricco l'assegno dovrà essere determinato in base alle sue sostanze; non avranno importanza nè le esigenze base del figlio, nè il fatto che magari viva con la madre in una situazione molto meno agiata del padre.
Lo ha stabilito tra le altre la sentenza n.  7644  del 13 luglio 1995 della Cassazione Civile.