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sabato 15 marzo 2014

Chi lo paga il motorino del figlio?

Per l'art. 337 ter del codice civile. Il Giudice stabilisce quale sia l'assegno di mantenimento che il genitore deve pagare per il figlio.
Questo assegno in genere comprende le sole spese ordinarie.
Non esiste un criterio di legge per le spese "straordinarie". 
I tribunali in genere stabiliscono che  le spese straordinarie siano pagate al 50% da ciascuno dei coniugi.
Il problema pratico sorge quando si debba decidere se un spesa è ordinaria o straordinaria.
Nel primo caso sarà compresa nell'assegno mensile; nel secondo dovrà essere divisa e pagata oltre l'assegno.
Tra le spese ordinarie sono considerabili quelle che sono prevedili e considerabili come facenti parte della vita quotidiana. Si è ritenuto che in esse rientrino ad esempio quelle per quaderni ed altra cancelleria, vestiti, visite mediche ordinarie, vacanze estive.

Spese straordinarie sono quelle che escono dalla routine. Sono state considerate straordinarie, quelle per cure dentarie di ortodonzia, quelle per interventi chirurgici o occhiali da vista o viaggi di istruzione all'estero.
In questo senso l'acquisto di un motorino può certamente essere considerato un spesa straordinaria e quindi dovrà essere diviso.
Dall'elencazione fatta si capisce comunque facilmente che si possono creare liti infinite e le decisioni dei tribunali possono essere diverse d come ci si aspetta.
Per ovviare a questo, sia in sede di accordo (consensuale) che di sentenza si sono cercati altri criteri.
Uno è quello di dividere le spese indicandole specificatamente. In molte separazioni si è messo, ad esempio, che a carico del padre sarebbero state le spese mediche, scolastiche e sportive a metà. Secondo questo criterio le spese scolastiche sono comunque a metà, ad esempio, a prescindere se siano ordinarie o straordinarie.
Un altro criterio (che sarebbe il più logico) è quello che le spese debbano essere divise a metà, salvo la preventiva decisione comune di affrontarle. Si pensa infatti che entrambi i genitori abbiano il comune interesse alla salute ed alla felicità dei figli: è quindi conseguenziale che se una spesa fosse veramente necessaria sarebbe sicuramente affrontata da entrambi i genitori. Purtroppo non tutti i genitori sono così consapevoli e responsabili...

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