Indice dei post

lunedì 9 settembre 2013

Si può avere indietro quanto ingiustamente versato per l'assegno di mantenimento?

Nel giudizio di separazione, ad esempio, in prima udienza, il Presidente può stabilire un assegno di mantenimento.
Cosa succede se questo viene successivamente revocato perchè non ne sussistevano i presupposti?
Chi ha pagato ha diritto alla restituzione di quanto versato per motivazioni che sono risultate insussistenti?
L'orientamento della Cassazione è negativo. Si veda ad esempio la sentenza 13060 del 2002 Cass. Civile.
La stessa Cassazione ha però successivamente precisato che il provvedimento non sia stato emesso a seguito di dichiarazioni gravemente mendaci della parte a favore della quale fu stabilito.
La sentenza Cass. Sez. I Civile, n. 21675 del 4 dicembre 2012, ha esaminato il caso di una donna che aveva chiesto l'assegno per il figlio invalido ma che non era del marito.
In sostanza aveva taciuto questa circostanza, inducendo in errore il Magistrato.
Una volta scoperta la realtà l'assegno è stato revocato in quanto non può essere stabilito un carico del genere a chi non sia il genitore .
La difesa della madre aveva impugnato la sentenza ricordando la giurisprudenza per la quale non si può chiedere indietro quanto versato per il mantenimento dei figli. (Cass. nn. 11863/2004, 13060/2002, 4198/1998, 3415/1994)
La Corte ha stabilito il principio per cui se il provvedimento del Magistrato è stato causato dalla grave malafede, l'assegno dovrà essere restituito.


Nessun commento:

Posta un commento