Nel
giudizio di separazione, ad esempio, in prima udienza, il Presidente
può stabilire un assegno di mantenimento.
Cosa
succede se questo viene successivamente revocato perchè non ne
sussistevano i presupposti?
Chi
ha pagato ha diritto alla restituzione di quanto versato per
motivazioni che sono risultate insussistenti?
L'orientamento
della Cassazione è negativo. Si veda ad esempio la sentenza 13060
del 2002 Cass. Civile.
La
stessa Cassazione ha però successivamente precisato che il
provvedimento non sia stato emesso a seguito di dichiarazioni
gravemente mendaci della parte a favore della quale fu stabilito.
La
sentenza Cass. Sez. I Civile, n. 21675 del 4 dicembre 2012, ha
esaminato il caso di una donna che aveva chiesto l'assegno per il
figlio invalido ma che non era del marito.
In
sostanza aveva taciuto questa circostanza, inducendo in errore il
Magistrato.
Una
volta scoperta la realtà l'assegno è stato revocato in quanto non
può essere stabilito un carico del genere a chi non sia il genitore
.
La
difesa della madre aveva impugnato la sentenza ricordando la
giurisprudenza per la quale non si può chiedere indietro quanto
versato per il mantenimento dei figli. (Cass.
nn. 11863/2004, 13060/2002, 4198/1998, 3415/1994)
La
Corte ha stabilito il principio per cui se il provvedimento del
Magistrato è stato causato dalla grave malafede, l'assegno dovrà
essere restituito.
Nessun commento:
Posta un commento