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martedì 24 settembre 2013

E' se il coniuge si licenzia apposta per l'assegno di mantenimento?

Il principio generale è chiaro: la perdita di rendita causata da un intento fraudolento nei confronti dell'altra parte non può dar diritto ad un assegno di mantenimento.
Al di là dei principi la Cassazione ha stabilito che l'intento fraudolento non possa presumersi ma debba essere provato specificatamente e questo è decisamente difficile.
La Corte di Cassazione I sez. civile, n. 4312/2012) si riferiva ad un caso in cui la moglie aveva perso il lavoro esattamente nel momento in cui l'assegno le era stato ridotto per una parallela perdita di reddito del marito.
Il Magistrato di merito da questo aveva argomentato il fondato sospetto che il licenziamento fosse stato causato ad arte (o simulato) e non ne aveva tenuto conto.
La Cassazione ha affermato che mancava la prova esaustiva dell'intento fraudolento ed inoltre se la moglie lo avesse fatto apposta si sarebbe procurata comunque un danno sensibile.
Decideva quindi di dare ragione alla moglie. Ha anche contestato la Corte d'Appello nella parte in cui rilevava che la donna avrebbe potuto ben fare le pulizie ad ore ed al nero.




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