
In realtà il testo andrà poi approvato alla Camera. Da qui passerà al Senato e sarà discusso di nuovo.
Tanto per dare un'idea riporto sotto il testo del provvedimento che fu approvato nel 2012. Dal 2012 è rimasto lettera morta fino ad ora (2014) ma invece di andare avanti in pratica si è allo stesso punto.
Per quello che riguarda la durata, il nuovo testo prevede un anno invece che due come durata massima; è stato infatti abolito il riferimento ai figli minori.
Si è detto che l'abolizione è stata fatta per tutelare la parità dei figli. E' una bufala perché è di prima evidenza che (al di la della scelta legislativa) un bambino di 4 anni è diverso ed ha esigenze diverse rispetto ad un adulto di 30 anni...
Vedremo che combineranno questa volta...
Chiudo riportando il commento fatto da un separato:"mi auguro che facciano
presto...non ce la faccio più... separato dal 2009, schiacciato dalla malagiustizia, denunciato falsamente di violenza in famiglia... BASTAAAAAAA voglio vivere... lo Stato mi sta uccidendo obbligandomi a mantenere una donna che ha abbandonato figli e casa..."
Con il divorzio "breve" nulla cambierà in situazioni come questa.
Riportiamo il testo del provvedimento del 2012 perchè non è ancora disponibile quello attuale.
Camera dei Deputati, Commissione Giustizia, proposta di legge 29 marzo 2012, n. C. 749-1556-2325-3248-A
TESTO
unificato della Commissione
Modifiche all'articolo 191 del codice civile e all'articolo 3 della legge 1o dicembre 1970, n. 898, in materia di scioglimento del matrimonio e della comunione tra i coniugiTesto in discussione alla Commissione Giustizia della Camera dei Deputati dal 21 maggio 2012
Art. 1.

a) al primo periodo le parole: «tre anni» sono sostituite dalle seguenti: «un anno»;
b) dopo il primo periodo è inserito il seguente: «In caso di presenza di figli minori, il termine di cui al periodo precedente è di due anni».
Art. 2.
1. All'articolo 191 del codice civile è aggiunto, in fine, il seguente comma: «Nel caso di separazione personale, la comunione tra i coniugi si scioglie nel momento in cui, in sede di udienza presidenziale, il presidente autorizza i coniugi a vivere separati».
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