Che c'entra uno psicologo con l'assegno di mantenimento o con le problematiche strettamente giuridiche di una separazione personale?
É facile immaginare che possa servire quando si tratta di affidamento dei figli ma non in questo caso.
Nel mondo degli affari, quando si litiga per lo più avviene per motivi strettamente economici. Paradossalmente è per questo che le grandi aziende privilegiano strumenti non giudiziari come gli arbitrati e le mediazioni.
Nel particolare contratto che è il matrimonio, il discorso è totalmente diverso.
Nella stragrande maggior parte delle separazioni e dei divorzi, i problemi a monte sono psicologici, problemi di aspettative tradite e bisogno emotivi non corrisposti.
Le liti sull'assegno spesso non sono reali in se' ma sono effetto di queste problematiche.
Anche quando i problemi economici sono reali, il contenzioso emotivo tra le parti può essere tale da impedire serenamente di valutare insieme la situazione e cercare le soluzioni economiche opportune, valide per entrambi e sostenibili.
Da una parta ci può essere chi chiede un assegno elevato solo per danneggiare il coniuge; dall'altra chi rifiuta di pagare perché ha dimenticato di essere genitore e coniuge.
Gli avvocati da sempre hano cercato soluzioni transattive ma di fatto la loro particolare posizione lo rende difficile; non è raro vede coppie che non riescono a mettersi d'accordo per una differenza di € 50 - 100 mensili.
In questi casi, qualora ci siano gli spazi, è doveroso per l'avvocato segnalare la possibilità di un aiuto specifico da pare di uno psicologo o di un mediatore familiare.
Nello stesso tempo anche uno psicologo coscienzioso sa bene che esistono degli aspetti propriamente giuridici che non possono essere trascurati e sui quali è bene chiedere l'intervento del giurista.
Da un altro punto di vista, l'avvocato che abbia la collaborazione di uno psicologo ha una marcia in più.
Ovviamente un avvocato ha comunque il dovere, dopo aver dato il suo consiglio, di rispettare le decisioni del proprio cliente e combattere per il loro successo.
Da un altro punto di vista, l'avvocato che abbia la collaborazione di uno psicologo ha una marcia in più.
Ovviamente un avvocato ha comunque il dovere, dopo aver dato il suo consiglio, di rispettare le decisioni del proprio cliente e combattere per il loro successo.
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