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giovedì 24 aprile 2014

Il tradimento sessuale è sempre causa di addebito?

Le cause per addebito della separazione spesso sono fatte al fine di far perdere al coniuge il diritto all'assegno di mantenimento.
Hanno quindi una loro importanza che non è solo morale.
Normalmente si pensa che basti dimostrare che la moglie (ad esempio) ha tradito sessualmente per farle perdere l'assegno.
Di fatto le cose non stanno così.
Esiste certamente un orientamento sociale e giurisprudenziale che considera il tradimento sessuale la forma più grave di colpa.
Non è però tutto qui. La realtà è molto più articolata
E' più grave  il comportamento della moglie che intraprende la relazione con un altro uomo o quello del marito che (pur non tradendola) l'ha picchiata ed insultata per anni? 
E' ammissibile che un coniuge abbia una relazione dopo che ha saputo che la moglie / marito lo/la tradisce  da anni?
La separazione va addebitata al marito per una relazione recente o alla moglie che per anni ha rifiutato i rapporti sessuali e lo ha trascurato anche sotto altri aspetti?
Non esistono nella realtà comportamenti che in astratto possono essere considerati peggiori di altri. Questo vale anche per il tradimento sessuale.
Ho scritto del tradimento sessuale ma anche quello "platonico" potrebbe avere la sua importanza.
Il Tribunale dovrà valutare, caso per caso, i singoli comportamenti e la lor
o incidenza concreta nel fallimento del matrimonio.
La Cassazione, ad esempio, con la recente sentenza 7998 del 4 aprile 2014,    ha stabilito che di per sé né i tradimenti della moglie, nè il fatto che il marito aveva trascurato i suoi doveri, fossero cause di addebito. Ha infatti mandato gli atti alla Corte di Appello perchè esaminasse concretamente la situazione e vedesse le incidenze reali del comportamento di ciascuno nel fallimento del matrimonio.





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