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sabato 13 giugno 2015

Se si convive in modo stabile si perde l'assegno di mantenimento. Nuova sentenza della Cassazione.

La Corte di Cassazione civile, con la sentenza n. 6855 del 3 aprile 2015 ha stabilito un principio rivoluzionario.
Se l'ex coniuge inizia una convivenza stabile questa viene considerata alla stregua di un matrimonio di fatto.
Di conseguenza si perde il diritto all'assegno di mantenimento, come se ci si fosse sposati di nuovo.
Si tratta di un ulteriore passo nella strada della parificazione della convivenza al matrimonio. Questo alla faccia di chi convive perchè non si vuole sposare ...
Ovviamente la Cassazione non intende tutte le convivenze ma solo quelle in cui ci siauna vera e propria "famiglia di fatto" vale a dire ci siano valori come solidarietà, arricchimento e sviluppo della personalità di ogni componente e ci siano educazione ed istruzione dei figli. Si tratta di principi belli e "fumosi"...
E come si fa a capire se una convivenza rientra in questa categoria? Si fa una bella causa ovviamente.
Questa sentenza, l'aumento del contenzioso che ne deriverà, derivano dall'idea di poter parificare matrimonio e convivenza.
Il problema è che mentre è facile  capire quando c'è un matrimonio, non è altrettanto facile capire quando una convivenza abbia le caratteristiche di una vera e propria famiglia di fatto. Non esistono criteri oggettivi come la durata della convivenza ad esempio o come una dichiarazione formale o come la residenza anagrafica comune.
Del resto i valori (bellissimi peraltro) di cui parla la Cassazione mancano spesso nel matrimonio.
Al di là delle battaglie di fondo sul concetto di matrimonio e convivenza, occorre che le leggi siano fatte bene. Le leggi sono fatte bene quando sono chiare e questo tipo di sentenze porta solo ulteriore confusione.
La nota positiva che vedo in questa sentenza è che un colpo molto forte ai furbi che vogliono avere una nuova famiglia ma non si sposano di nuovo solo per non perdere l'assegno.
Non va nemmeno dimenticato per correttezza che anche con interpretazioni di verse si poteva arrivare a risultati apparentemente simili.
Se infatti l'ex moglie conviveva stabilmente con un miliardario, essendo mantenuta stabilmente da questo poteva perdere il diritto all'assegno versato dall'ex marito perchè non ne aveva certamente bisogno.
La differenza enorme è che oggi si perde l'assegno anche se il convivente è povero e magari mantenuto dall'ex moglie. Al di là dell'aspetto economico conta il tipo di rapporto, tale da essere seriamente definito "famiglia di fatto".

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