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giovedì 20 febbraio 2014

Per la misura dell'assegno di mantenimento va considerato il tenore di vita o il reddito?


Il problema sorge quando esiste una disparità tra il reddito dichiarato o ufficiale e il tenore di vita del coniuge. Per tenore di vita sostanzialmente intendiamo quanto speso mensilmente.
In un caso risolto dalla Suprema Corte (Cass. sent. n. 11414 del 06.07.2012) la moglie sosteneva di avere diritto ad un sensibile assegno, assumendo di avere un reddito molto basso.
Aveva prodotto tutta la documentazione fiscale.
Nel corso del giudizio si era accertato che la donna pagava regolarmente un mutuo che di per se' era superiore (da solo) al reddito dichiarato. Erano inoltre risultate altre spese.
Il Giudice ha stabilito che nella determinazione del reddito effettivo si poteva tenere conto delle spese affrontate mese per mese.
Si è quindi ritenuto che non fosse credibile il basso reddito dichiarato dalla moglie visto che riusciva a pagare regolarmente un mutuo pesante.
Il suo assegno di mantenimento era quindi stato ridotto.
Seguendo lo stesso principio, si può fare il ragionamento contrario: si può aumentare l'assegno quando il reddito ufficiale dichiarato dall'obbligato al pagamento risulti smentito dal suo tenore di vita, dalle spese affrontate.



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