I coniugi si sono separati tanti anni fa. Allora, con una separazione consensuale il marito si obbligò a pagare alla moglie un assegno mensile di € 600.
Nel corso degli anni la moglie non ha trovato lavoro o comunque non l'ha comunicato.
Il marito è andato in pensione ed ha continuato a pagare l'assegno con un notevole sforzo.
Ora però il marito si è ammalato di Alzheimer ed ha perso da una parte la coscienza piena e dall'altra ha bisogno di assistenza.
Si può quindi eliminare l'assegno visto che nel bilanciamento delle posizioni quello che oggi è nelle condizioni peggiori, anche se lui percepisce una modesta pensione e la moglie no.
Proceduralmente, in questi casi, si dovrà chiedere una modifica dei provvedimenti di separazione o il divorzio, sempre con la richiesta di revoca dell'assegno.
Una recentissima sentenza della Cassazione (Cassazione Civile sentenza 927/2014 del 17.1.2014) ha appunto stabilito il principio che l'assegno possa essere revocato e ridotto in un caso simile.
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