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giovedì 20 luglio 2017

Ma questa moglie va mantenuta o no? Vi mettete d'accordo?

Qualche tempo fa ho scritto in modo critico della sentenza n. 11504/2017 della Corte di Cassazione (http://www.assegno-mantenimento.com/2017/06/per-lassegno-divorzile-non-conta-piu-il.html).
Sono stati sprecati una marea di articoli per scrivere che questa sentenza significava un cambiamento epocale, alla moglie non spettava più l'assegno di divorzio in relazione al tenore di vita tenuto durante il matrimonio. Alla gente è arrivata anche la falsa notizia che l'assegno di divorzio non era più dovuto; tutti sappiamo infatti quanto può essere stravolta una notizia.
Ora è arrivata la prima doccia fredda, dimostrando ampiamente che un conto sono le leggi (quando sono chiare e scritte in italiano) ed un conto le sentenze.
Il Tribunale di Roma (sez. I civile, sentenza 11723 del 2017) è infatti di sapore ben diverso.
Il caso era questo: la moglie ha un reddito di € 850 mensili e paga un mutuo di € 500 mensili; il marito guadagna € 1.600 mensili ma ha le spese di una nuova famiglia.
Il mutuo pagato dalla moglie scadrà nel 2030 e la stessa riceve continui aiuti dai genitori per vivere.
Per il Tribunale di Roma, visto il ridottissimo reddito della donna, l'assegno le spetta.
L'assegno stesso dovrà certamente essere ridotto e contemperato con i redditi del marito ma dovrà essere pagato.
Nessuna importanza ha quindi per il Tribunale il riferimento della Cassazione al tenore di vita avuto durante il matrimonio.
Ripeto quindi ancora una volta che è facile curarsi in illusioni non considerando che il principio in una sentenza, anche di Cassazione, può sempre essere modificata e comunque prende origine da un caso concreto. Questo caso concreto potrà essere simile al vostro ma non identico. Anche se poi fosse identico, la Cassazione potrà sempre cambiare il principio giuridico.
É anche per questo motivo che non basta leggere qua e là su internet per avere notizie che possano evitare il ricorso al consulto di un avvocato qualificato e prudente.

2 commenti:

  1. Buongiorno, anche questo è solo un caso specifico che differisce dalla sentenza della cassazione che ha altro significato. Poi nello specifico come si può concedere un mutuo di 500 euro a chi guadagna 850? Garanzia dei genitori? Ok ma allora i genitori devono aiutare in tutto vista la scelta fatta. Ovvio la riduzione x il marito. Ma il problema è molto più ampio e ogni caso è un caso a se.

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  2. Salve. Sono d'accordo con lei: il problema non sono tanto le sentenze in sè, peraltro giuste, ma il modo in cui vengono interpretate / deformate / malcapite.
    Francamente leggendo la storia dietro la sentenza del Tribunale di Roma anche io sono rimasto perplesso.
    Non posso certo dire che sia impossibile un caso come quello. Parlando in linea generale (e senza intromettersi nel caso particolare) direi che è molto più facile che il reddito vero non sia 850 totale.
    Il mutuo può anche essere che sia stato concesso in tempi migliori. La realtà è che tanta gente (sempre parlando in generale) fa il primo o il secondo lavoro al nero.
    Buona serata.

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