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giovedì 27 luglio 2017

Come si valuta la capacità di lavoro del coniuge? Come si prova?

Il Tribunale, quando determina l'assegno di mantenimento,  deve prendere in considerazione anche la capacità di lavoro del coniuge a favore del quale viene stabilito.
É importante capire come va considerata la sussistenza di questa capacità di lavoro.
La Corte di Cassazione (VI sezione civile, sottosezione 1 sentenza 20.7.2017 n. 17971) ha chiarito ancora questo punto.
Riportiamo uno stralcio della decisione:
"... la capacità lavorativa della sig.ra S. è infondata, poiché l'attitudine del coniuge al lavoro assume rilievo solo se venga riscontrata in termini di effettiva possibilità di svolgimento di un'attività lavorativa retribuita, in considerazione di ogni concreto fattore individuale ed ambientale, e non già di mere valutazioni astratte ed ipotetiche."
La Corte ha citato anche il precedente della sentenza Cass. 6427/2016 (ed altre).
Questo significa che non basterà dire che la sig.ra X ha, per esempio, 30 anni e può lavorare.
Bisognerà motivare il più possibile concretamente la propria richiesta.
Si potrà ad esempio dire che la sig.ra X è una qualificata commessa ed in zona ci sono diverse richieste di lavoro (documentandole); oppure che ha rifiutato un lavoro concreto che le è stato offerto; oppure che è laureata in ... e specializzata in ... e per questo ci sono delle concrete possibilità di lavoro (che vanno indicate e provate).

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