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sabato 26 luglio 2014

Se l'affidamento è condiviso bisogna pagare l'assegno di mantenimento per i figli?


Lo schema generale della separazione (entrato nella coscienza sociale) è che i figli vengano affidati ad un coniuge (generalmente la madre) e che l'altro genitore debba pagare un assegno per il mantenimento dei figli.
Da qualche anno la situazione è cambiata e l'affidamento è di norma condiviso, nel senso che i figli vengono affidati ad entrambi i genitori, non solo ad uno di essi.
Non c'è più la differenza giuridica che c'era prima tra coniuge affidatario e non affidatario.
La nuova norma però di fatto permette (ed è logico) che il figlio, pur essendo affidato ad entrambi i genitori, sia "collocato" presso uno di loro.
Ci si chiede quindi se, avendo i genitori pari diritti, si debba pagare l'assegno al coniuge presso il quale abitano i figli.
La Cassazione ha precisato che il genitore presso cui sono collocati i figli ha la necessità maggiore di affrontare le spese per loro; ha quindi necessità (ed è logico) che l'altro genitore contribuisca con un assegno. (sent. 23411 del 4.11.2009, I sez. civile; 22502/2010, sez. 1 civ., 4.11.2010).
Dal tenore stesso della sentenza si evince che la situazione cambierebbe qualora i figli fossero collocati praticamente a metà tra un genitore e l'altro.
Una situazione del genere (compresa l'eventuale permanenza dei figli in due case o nella stessa casa, dove si alternano i genitori) è consentita dalla legge ed anche in un certo senso auspicata.In questo ultimo caso l'assegno non sarebbe dovuto.
Il fatto che il figlio gravi in maniera paritaria su entrambi i genitori potrebbe essere un motivo per la revisione - revoca dell'assegno eventualmente stabilito in precedenza.



62 commenti:

  1. L'eventuale convivenza more uxorio del genitore che percepisce l'assegno di mantenimento per le spese dei figli in affidamento congiunto, può influenzare la misura del contributo alle spese dei propri figli che un genitore può essere tenuto a versare all'ex coniuge?

    Mi spiego meglio, è giusto pretendere una riduzione o una minore quantificazione dell'assegno che un genitore (l'ex coniuge più forte economicamente) è chiamato a corrispondere all'ex coniuge per il mantenimento dei propri figli, per il fatto che l'ex coniuge ha iniziato una convivenza con un nuovo partner?

    Non parlo dell'assegno di mantenimento all'ex coniuge, ma dell'assegno per le sole spese ordinarie per i figli in comune.

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  2. Certamente è un fatto da valutare, come ogni cambiamento nel tenore di vita, nelle possibilità economiche.

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  3. salve avvocato.. ma se i conviventi si separano.. (nel mio caso) e si ha un figlio .. il figlio va alla madre e io dovessi passarle dei soldi.. io titolare di negozio con un reddito annuale in perdita di 15mila euro.... in poche parole non vivo più .. quanto dovrei passare almeno?

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  4. Salve. Il dovere di mantenere i figli spetta comunque. Il concetto base è che anche se uno muore di fame prima deve pensare ai figli. Certamente la cifra esatta dipende sia dalle necessità dei figli che dal suop reddito. Nel suo caso non può essere un gran chè.
    Non conoscendo le carte non posso dirle nulla di più.
    Per una risposta più precisa mi scriva alla mail umberto@avvocatochialastri.it o veda la pagina contatti.

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    1. Gent.le Avv
      nel mio caso siamo conviventi separati con figlio in comune di 7 anni. Al momento il piccolo è due giorni con me e due giorni con la mamma di conseguenza siamo al 50% di parità di permanenza sia con il padre che con la.madre. io prendo uno stipendio medio di 1100 /1300€ e lei invece 600/700€. Domanda: dovrebbe esistere un assegno per il piccolo da parte mia o siccome lui è tanto con me che cn la mamma nn mi corrisponde darle niente di niente?
      Grazie e cordialità
      hs

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    2. Il principio generale è che il bambino deve avere sempre lo stesso standard di vita. Direi quindi che un assegno (di misura minima) è dovuto.

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  5. gentile avvocato, in caso di affidamento al 50% di un minore e pagamento del mantenimento di una quota uguale da parte di entrambe i genitori, le spese per le quali viene"impiegato" tale mantenimento devono essere giustificate da parte di entrambe i genitori o da nessuno?

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    1. Normalmente in caso di affidamento congiunto vero (vale a dire che i minori vivono a turno con entrambi) non si valuta l'assegno in una misura determinata.
      Il concetto generale è che se si vuole comunque che le spese vengano considerate o rimborsate bisogna che la spesa sia documentata.

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  6. Buonasera, volevo sapere qual è il modo legale, previsto dalla legge, per dare i soldi del mantenimento ai figli.
    grazie mille.

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  7. Non esiste un modo previsto dalla legge per l'assegno di mantenimento.
    Il criterio generale è che i debiti vanno pagati in contanti nel domicilio del creditore.
    Nel caso specifico, al di là dei contanti si può pagare in tutti i modi, dall'assegno al vaglia postale, al bonifico. L'importante è che ci sia una ricevuta. E' capitato più volte che anni dopo i pagamenti siano stati negati.

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  8. Salve volevo sapere invece in caso di malattia grave da parte del marito, documentabile, e richiesta di affidamento condiviso dei figli, il marito di 57 anni puo' chiedere l'assegnazione della casa coniugale finche' le xondizioni di salute non si risolvono?

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  9. Salve. Quello che conta di più, per l'affidamento della casa coniugale, sono i figli.
    In caso di affidamentoi condiviso si può stabilire che i figli stiano, a turno, metà tempo circa con ogni genitore; si può invece stabilire che risiedano con uno solo.
    Il padre, pur in presenza di una malattia grave, può ottenere l'assegnazione della casa coniugale solo se i figli abitano (almeno parzialmente) con lui.
    Le sue condizioni - da sole - potrebbero essere rilevanti (e non è nemmeno scontato e facile) solo se non ci fossero figli e si dovesse decidere sull'assegnazione della casa coniugale, magari in comproprietà. Per un chiarimento legato alla sua specifica situazione mi può scrivere a umberto@avvocatochialastri.it, con l'inoltro della eventuale documentazione. Buona giornata.

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  10. Gent.le Avvocato Chialastri,

    ho letto con molto interesse i suoi articoli e ho apprezzato molto la sua gentile attenzione nel fornire risposte ai quesiti che le vongono posti.

    Nel mio caso siamo conviventi separati con due figli in comune di 5 e 7 anni. Il mio stipendio è di circa 2.000€ mentre quello di mia moglie 1.600€ essendo in part-time volontario, se tornasse full-time sarebbe equivalente al mio stipendio (cosa consentita dagli orari scolastici dei bambini). Ho un piccolo reddito aggiuntivo 'nero' di circa 300€/mese.
    Abbiamo un mutuo per la casa cointestata, che avrei intenzione di lasciare alla mia ex compagna e ai miei bambini, in modo da minimizzare il trauma. Continuerei quindi a pagare il mutuo restante pur non potendoci più vivere (circa 550€/mese).
    Dovrei acquistare (o affittare) quindi una seconda casa per me, con ulteriori spese per utenze o mutuo che graverebbero solo su di me.

    Le mie domande sono le seguenti:
    1. vorrei puntare ad ottenere un'affido condiviso al 50%. Esiste una linea prioritaria da parte dei giudici in tal senso, posto che siamo ambedue ottimi genitori e attentissimi ai nostri figli, o di solito l'affidamento è prioritario per la madre in termini di tempo?
    2. In caso di affido paritario al 50%, e una situazione economica equivalente se la mia ex compagana tornasse a full-time, dovrei comunque prevedere un'aasegno di mantenimento, e in caso positivo quale potrebbe ritenersi una cifra congrua? E nel caso in cui lei decidesse di mantenere il part-time?
    3. Nel caso di affido paritario al 50%, gli assegni familiari e le detrazioni per figli a carico, andrebbero condivisi al 50%?

    La mia maggiore preoccupazione è comunque la seguente: la mia ex compagana è originaria di una zona distante oltre 500 km dalla nostra attuale residenza, e ha più volte minacciato di trasferire i bambini con lei. Esiste una reale possibilità di questo genere? esistono metodi per osppormi in maniera preventiva o reattiva?

    Grazie per la gentile attenzione!!!

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    1. Salve. Mi scusi per il ritardo nella risposta.
      Bisogna distinguere oggi tra affido e collocamento. La legge prevede che - salvo casi particolari - i figli vengano sempre affidati al 50 %.
      Il giudice specifica poi presso chi debbano vivere e questo si chiama "collocamento".
      Al collocamento è collegato di fatto l'assegno di mantenimento.
      Nel suo caso, transattivamente o con una causa, io punterei al collocamento al 50 % presso ciascuno (ed alla modifica dell'affidamento se sia ancora applicata la vecchia formula).
      Si tratterà di vedere nei fatti se sia possibile che i figli vivano al 50 % da uno e dall'altro (vicinanza case, scuola, etc).
      In caso di affidamento al 50 % sarebbe giusto eliminare l'assegno per i figli. Non ha importanza in questo il reddito della moglie: avrebbe importanza solo per l'eventuale assegno a suo favore (personale, come moglie).
      Se chiedesse un assegno per lei sulla base del part time, il tribunale, vedendo che lei può lavorare, glie lo potrebbe negare.
      Gli assegni familiari andrebbero in tal caso teoricamente divisi ma non so se sia possibile per l'INPS (credo di no). Su questa domanda chieda pure ad un commercialista.
      Saluti cordiali.

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  11. Sono separato con tre figlie, mia moglie ha uno stipendio fisso da quadro io invece una partita Iva, abbiamo lacondivisione delle figlie,loro stanno un giorno con me e uno con la baby sitter perché la mia ex non ha tempo, ha avuto anche la casa, è giusto che io le paghi anche 800,00 euro al mese? Ovviamente andando io in seria difficoltà grazie

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  12. Non è assolutamente giusto e va modificato. Mi contatti per mail e vedremo come fare.
    Saluti cordiali.

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  13. Vedo sempre con dispiacere separazioni consensuali in cui sono presi accordi di questo tipo. Sono indice di una scarsa preparazione nel campo. Finchè è il cittadino posso capirlo ma lo capisco molto di meno quando ci sono avvocati che avallano condizioni così inique e giuridicamente scorrette.

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  14. G.le avvocato,

    sono separato con una figlia che oramai da qualche anno vive una settimana con me ed una con la madre, in alternanza. Quindi la teniamo al 50% del tempo. E' giusto che io continui a pagare un assegno di mantenimento ?

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    1. E' assolutame3nte ingiusto e può chiedere la modifica con eliminazione dell'assegno.

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  15. Salve, mio marito,divorziato da un anno, ha due bimbi che sono collocati al 50% presso di noi e presso la casa della madre. Hanno sull'atto di divorzio un doppio domicilio. La madre oltre ad avere tutte le spese pagate a metà (scolastiche,mediche e di corsi sportivi o ludici ectrascolastici)riceve puntualmente anche 400 euro al mese. Mio marito non riesce più ad accollarsi anche questo onere dato che mantiene come la madre che non è disoccupata,anche se sembra non guadagnare più di tanto, un affitto di una casa per 4 a Milano, utenze,vestiario,cibo ecc... in più probabilmente la famiglia si allargherà presto. Possibile modificare nonostante la ex moglie si opponga tale ingiusta condizione? Grazie. DB

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    1. E' sicuramente possibile la modifica. Questa situazione è decisamente ingiusta.
      Ci sarebbero più difficoltà solo se noin ci fossero state modifiche.
      Purtroppo so di parlare al vento ma spesso si firmano condizioni inique (soprattutto i mariti) senza essersi prima consultati con un avvocato preparato nel campo specifico. Se padre e madre hanno i figli nello stesso tempo e modo non si capisce proprio perché l'uno debba versare un assegno di mantenimento all'altro.

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  16. Buongiorno, dopo 9 anni di separazione consensuale, in sede di divorzio ho chiesto la modifica dell'assegno di mantenimento a favore dei 3 figli (affidati ad entrambi i genitori ma collocati presso la madre), due dei quali nel frattempo divenuti maggiorenni. Nel 2008 guadagnavo circa 2000€ mensili più assegni familiari di circa 200€ e versavo alla mia ex moglie, licenziatasi poco prima e che abita nella casa coniugale dei propri genitori, 900€ comprensivi di assegni familiari per i tre figli minori oltre spese straordinarie e concordate al 50%. Io sono andato a vivere in affitto.
    Come dicevo, in sede di divorzio ho chiesto la modifica dell'assegno di mantenimento ai figli facendo notare che lo stesso era "comprensivo di assegni familiari" che non percepisco più avendo due dei tre figli raggiunto la maggiore età e avendo subito pure una perdita di retribuzione a causa di un periodo di cassa integrazione che ha interessato l'azienda in cui lavoro. In definitiva, tra assegni non percepiti (da circa 200€ per i tre figli a circa 45€ solo per la bambina più piccola) e taglio alla retribuzione che si è ridotta da circa 2000€ a circa 1700€, ho avuto una perdita netta di circa 450€. Avevo inoltre chiesto (ma non ci speravo più di tanto) il mantenimento diretto dei figli maggiorenni. Nel frattempo la ex moglie non ha mai lavorato un solo giorno, vive nella casa di proprietà dei genitori e praticamente gestisce l'assegno di mantenimento per i figli senza nessun obbligo di rendicontare le spese.
    Il Presidente, alla prima udienza di comparizione, ha confermato gli accordi di separazione, escluso il mantenimento diretto ai maggiorenni (ancora studenti di scuola superiore) e mantenuto invariato l'assegno di mantenimento di 900€. Secondo lei sarà possibile ottenere un adeguamento dell'assegno in corso di causa?
    Grazie mille

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    1. Lei mi fa una domanda molto specifica che dovrebbe essere materia di una consulenza specifica.
      Rispondendo in linea generale, penso che ci siano le possibilità per una modifica. I dati di fatto ci sono tutti e non sempre le modifiche avvengono in sede presidenziale (anche se spesso accade il contrario).

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    2. La ringrazio, è stato gentilissimo!

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    3. Le ho risposto volentieri. Mi contatti se decide di agire concretamente. Buona giornata.

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  17. Salve avvocato

    io e la mia ex convivente, abbiamo una bambina di 5 anni e a Maggio 2016 abbiamo firmato un accordo.
    Io verso 350 euro di assegno di mantenimento per la piccola + metà del mutuo per circa 275 euro al mese, che entro i prossimi tre mesi dovrebbe scendere a 225 euro grazie alla rinegoziazione del mutuo. IO guadagno circa 1.800 euro al mese, la mia ex (che si è messa nel frattempo a part-time) circa 1.100.
    Da quando, nel Giugno del 2015, sono uscito di casa, la bambina è sempre stata per la metà del tempo presso il mio domicilio, seppur l'omologa non mi concedeva tale frequentazione (avrei avuto 5 notti ogni due settimane).

    Sarebbe possibile, a fronte della realtà dei fatti, modificare l'omologa? Sia per verbalizzare la reale permanenza della piccola presso la mia dimora (50% del tempo) e di conseguenza modificare le condizioni economiche? Pagare almeno solo uno tra assegno di mantenimento e rata mutuo?

    Grazie in anticipo per la risposta




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    1. La modifica è certamente possibile proprio per il fatto che la bambina sta per metà tempo da lei.
      Buona serata.

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  18. Gent.mo Avvocato... Io e mia moglie abbiamo lo stesso reddito, in separazione dei beni abbiamo costruito una villa (valore 300.000€) e ristrutturato un appartamento (valore 150.000€), ovviamente ho partecipato economicamente senza alcuna documentazione e queste proprietà sono esclusivamente sue!.. di. mio possiedo le due automobili e uno scooter (10.000€ valore complessivo) .. considerando che non abbiamo mutuo e. un reddito. imponibile di circa 50.000€ quanto questa favorevole condizione economica influisce nell'assegno di mantenimento ai figli in affidamento condiviso?..la ringrazio anticipatamente per la. cortese attenzione e risposta.

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    1. Buongiorno. Influisce certamente unicamente al reddito. Il quanto esatto dipende dalla situazione giudiziale concreta. Consideri che non esiste un criterio matematico.
      Per darle una rispsota più precisa mi occorrebbe valutare il tutto nel suo complesso, anche esaminando i documenti.
      Saluti cordiali.

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  19. se mio figlio è in affidamento congiunto, con residenza nella mia abitazione che è stata assegnata alla mia ex moglie per la presenza del figlio minore, ma il figlio vive 15 giorni con me e 15 giorni con la madre, io devo sempre corrispondergli l'assegno di mantenimento?

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    1. Direi che lei non dovrebbe pagare l'assegno di mantenimento. Questa è una problematica molto comune derivante da errori in fase di separazione. Veda questa pagina http://separazionesicura.blogspot.it/ per un errore del genere.
      L'errore può essere corretto con un accordo (se possibile) o con una sentenza. In ogni caso le consiglio di rivolgersi ad un avvocato competente. Saluti cordiali.

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  20. Salve....io e mia moglie siamo 2 infermieri a tempo indeterminato nella pubblica amministrazione....ci stiamo separando..abbiamo 2 figli di 10 e 8 anni.la mia domanda è questa: tutti e 2 andremo in affitto...lo stipendio base è ovviamente identico....io però faccio straordinari e lei no...per cui il mio CUD risulta più alto. Abbiamo intenzione di chiedere consensualmente di fare metà per uno su tutto....mantenimento e altre spese per i figli.Si andrà a vedere lo stipendio base o anche il cud?? Perché oggi posso fare gli straordoneri..domani no!Come andrà a finire?

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    1. Salve. Consideri che se fate una separazione consensuale, in linea generale, nessuno andrà a sindacare quanto lei guadagna.
      Saluti cordiali.

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  21. Sono straniera , no lavoro, sposata com italiano e habiamo due figli minorenni. Ho appena scoperto che il mio marito mi ha tradito e ho fatto pure la gravazione della sua confessione del tradimento. Il tradimento e sucesso 3 anni fa ma ho solo scoperto adesso. Da due anni e mezzo lui mi umiliava e ofendeva qusi che ogni giorno e no vuoleva avere raporto intimo com me allegando che era stanco ma adesso dopo scoprire che lui mi ha tradito ho capito che non e per niente stanco e il problema e che no mi vuole. Lui guadagna cerca 3.500,00 euro neto mensile. Se io chiedo il divorzio, quanto lui deve dare a me mensile? Di tutti questi problemi che lui mi ha causato, quale devo allegare como la causa del divorzio?

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    1. Gent.ma sig.ra Ana, non esistono tabelle per la determinazione dell'assegno di mantenimento. L'importo reale, quando non ci sia un accordo, è determinato da ogni tribunale, da ogni giudice, liberamente. Liberamente ma sempre entro parametri logici.
      Nel suo caso parlerei di un minimo di € 1.500. Bisogna però vedere tanti altri fattori. Una risposta più completa potrò quindi dargliela solo con un vero consulto. Riempia il modulo a questo link http://www.assegno-mantenimento.com/p/consulenze.html oppure mi chiami ai numeri indicati. Saluti cordiali.

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  22. Salve avvocato,
    Vorrei chiederli un consiglio sulla mia situazione, sono separato da 1 anno e a breve farò il divorzio, ho una bambina di 8 anni per la quale corrispondo 300€ al mese più il 50% di tutte le spese extra, l'affidamento è congiunto ma per motivi di lavoro è con me solo 2 giorni a settimana e tutti i pomeriggi dopo la scuola la tengo un paio d'ore.
    Il mio stipendio è di 1600€ al mese ma in busta paga ho solo la metà, sono in affitto e convivo con un altra persona senza reddito e la mia ex ha uno stipendio di 1000€ circa convive con una persona che ha un reddito e la casa di proprietà, secondo lei è giusta la cifra che passo per il mantenimento?
    Grazie per il suo tempo
    Cordiali saluti

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    1. Patrik salve. Direi che il suo assegno si può ridurre. Non si può eliminare (e del resto non mi pare lei lo voglia) ma considerando il suo reddito ed il tempo che dedica alla bambina, 300 € possono essere eccessivi. Provi a vedere se ci riesce consensualmente. Saluti cordiali.

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  23. Salve Avvocato il mio caso è diverso dalla maggior parte, sono divorziata e dopo aver accettato una diminuizione dell'assegno percepisco per i miei due figli di 14 e 17 anni 600 euro al mese. I ragazzi, nonostante l'affido sia congiunto non si recano ormai quasi mai dal padre, anche perchè vive in una casa molto piccola e non hanno una loro camera. Io ho acquistato la casa che era cointestata, quindi a lui non mancano le risorse finanziarie. Inoltre pur di ottenere il divorzio ho accettato una diminuizione dell'assegno da 800 a 600 euro. Secondo lei ci sono possibilità che possa ottenere una rivisitazione dell'assegno a mio favore?

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  24. Gentile signora noto subito le sue parole "pur di ottenere il divorzio": è un errore molto comune derivato dai film americani o simili. Il divorzio e la separazione spettano comunque, anche se li vuole uno solo dei coniugi.
    Per quello che riguarda la domanda specifica, in linea generale e senza conoscere le carte, direi che una revisione è possibile. Il solo fatto che i figli non vadano dal padre è poco. Il fatto che poi l'ex marito abbia incassato la metà della casa non significa molto perchè potrebbe aver speso tutto; inoltre il capitale in sè non è sempre valutato se non c'è un reddito mensile.
    Di sicuro è un ostacolo aver abbassato l'assegno.
    Direi quindi che la situazione va valutata con molta attenzione (con esame di tutta la situazione, redditi individuali, nuove famiglie etc).
    Profitto del suo commento per fare un discorso generale, molto generale: il parere di un avvocato è una cosa seria. Va dato con competenza, coscienza, esperienza, conoscenza concreta dei fatti ... Il cercare di risparmiare, di non pagare un consulto, facendo una richiesta su internet può servire solo per risposte molto generiche e spesso inutili dal punto di vista pratico. Se si vuole una risposta seria, bisogna fare altrimenti. Buona giornata e grazie per il commento.

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  26. Salve. Non si preoccupi per la lungaggine: i problemi sono gravi e spesso non arrivano mai da soli.
    In linea molto generale le posso dire che la sua situazione va certamente rivista, in ordine all'assegno e ad altro. Ci sono però cose che non potranno essere modificate.
    Tra l'altro consideri che l'aver chiesto la separazione con addebito è stata magari una soddisfazione morale ma senza effetti pratici, specialmente in relazione all'aver complicato la causa.
    Lei mi fa, giustamente, molte domande e merita una risposta completa. Occorre quindi un consulto privato, anche con esame della documentazione che lei ha.
    Mi scriva quindi alla mail umberto@avvocatochialastri.it e troveremo la strada migliore.
    Saluti cordiali e buona domenica.

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  27. Buongiorno,
    ho una figlia di 7 anni avuta dalla mia precedente compagna. Ci siamo divisi di comune accordo e accordati per 300 euro al mese + 150 di assegni familiari che arrivano direttamente sul suo conto. Premetto: lei non ha mai lavorato e ad oggi non lavora, si è sposata e ha altri due figli. Sto da quasi 2 anni con una nuova compagna e vorrei iniziare una nuova vita, con mutuo figli e tutto quel che può esserci, ma sono preoccupato.
    La bambina, siccome lavoro su turni, dorme 10-12 notti con me, un totale di 15 giorni circa (quando non dorme la riporto dopo cena) e nei due giorni in cui ha sport (che pago senza dividerlo con la madre).
    Vorrei rivedere il nostro accordo verbale: ora la bambina è quasi metà del tempo con ciascuno di noi. Prima di intraprendere la strada di una nuova famiglia vorrei sapere se è possibile che il giudice stabilisca una quota di assegno più bassa, di fatto sono 450 euro al mese, che non so mai come vengono spesi. Più che altro mi preoccupa il fatto che quando la bimba crescerà, non essendoci accordi scritti, la mia ex possa voler più soldi.
    Secondo lei posso rivolgermi a un avvocato per avere una riduzione?

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  28. Salve. Mi fa sorridere quando lei chiede se può rivolgersi ad un avvocato: guarda caso ... io sono un avvocato... :)
    A parte le battute i motivi per la revisione ci sono.
    Per dare un parere definitivo bisogna però controllare altre cose e parlarne. Mi scriva a umberto@avvocatochialastri.it . Vedremo così come si può fare, anche per l'eventuale consulto privato, sulla base di altre delucidazioni che mi occorrono. Saluti cordialissimi.

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  29. In alternativa, per semplificare al massimo, anche dal punto di vista economica, vada a questa pagina http://www.assegno-mantenimento.com/p/blog-page_19.html .

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  30. buongiorno! espongo il mio caso: la donna ha la casa di proprietà, uno stipendio di circa 1000 euro al mese e l'uomo lo stipendio di 1500 su cui gia grava una cessione del quinto di 300 euro. ci sono 2 figli con si spera affido condiviso che dormiranno più spesso dalla madre ma che giornalmente vedono e stanno più con il padre che con la madre.... secondo voi a parte le spese ordinarie e straordinarie da dividere il marito deve dare altro?

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    1. Salve. Direi proprio che la situazione è da rivedere.
      Avviso ancora una volta che cercare di avere un parere gratuito e pensare che possa risolvere veramente i problemi è una pia illusione. Io qui dopo risposte molto generiche. Chi vuole un parere reale usi i moduli che sono in prima pagina o mi contatti alla mail umberto@avvocatochialastri.it . Saluti cordiali.

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  31. Salve io tengo mio figlio 2 giorni a dormire e 2 a cena e considerato affidamento congiunto?adesso io verso un affidamento di 300 su 1500 di stipendio mentre lei ne prende 1100 potrebbe darmi un parere

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  32. Preg.mo sig. Luca le rispondo in linea generale perchè per un parere più approfondito ci vuole un consulto privato (anche se per mail).
    L'affidamento in genere oggi è sempre condiviso. Un conto però è il concetto di affidamento condiviso (nel quale i figli possono anche stare sempre con la madre, si dice "collocati" presso la madre) un conto è il fatto di starci solo la metà del tempo.
    Da quel che leggo lei ci sta molto ma non la metà.
    Se vuole un parere approfondito mi scriva alla mail umberto@avvocatochialastri.it. Buona giornata.

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  33. Salve sono separato da 1 anno, ora vorrei divorziare, ho 2 bambini in affido condiviso con l ex moglie, dormono e mangiano da me in pari misura con lei ( 15giorni a testa ), al 50per cento le altre spese e un mantenimento di 300€ per i figli, io 1700€ lei 1200€ compreso di assegni famigliari, ci sono i criteri per una revisione del mantenimento grazie

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  34. I criteri ci sono certamente. Mi scriva privatamente a umberto@avvocatochialastri.it se vuole che la segua.

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  35. Buon giorno siamo una coppia che non va più d'accordo abbiamo una figlia di 6 anni. Viviamo in una casa del valore di 300000 € e rimangono di mutuo circa 75000. Io guadagno circa 2500 € al mese mia moglie 700.siamo in separazione dei beni.
    Quanto dovrei darle come assegno di mantenimento?
    Cosa mi conviene fare?

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  36. Salve. Le rispondo in linea molto generale in questa sede.
    La differenza di reddito è tale che si può ipotizzare un assegno sia per sua moglie che per la bambina.
    Per quello che riguarda la bambina è giusto che l'assegno sia calcolato con riferimento al tempo che la bambina passerà con ognuno di voi.
    La casa coniugale dovrebbe rimanere ha chi ha prevalentemente la bambina ma si può ragionare su questo, concordemente, come su tutto il resto.
    La sua è una situazione complessa ma che con un pò di buona volontà si può risolvere in modo soddisfacente per tutti.
    Il mio studio ha un servizio specifico per il calcolo del probabile / giusto assegno di mantenimento; lo troverà alla pagina http://www.assegno-mantenimento.com/p/blog-page_19.html . Mi scriva alla mail umberto@avvocatochialastri.it per maggiori chiarimenti e per una soluzione sulla situazione generale.

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  37. Salve avvocato un informazione. Io ho 4 figli e sono separata in fase di divorzio. Visto e considerato che il mio e un operatore ecologico non voleva darmi la cifra stabilita dal giudice. Mi dava 100 euro in meno allora io che ho fatto... Ho fatto richiesta all'azienda tramite il giudice ed ho ottenuto il pagamento di mantenimento dall'azienda.Siccome al moo ex marito non gli e andata giu questa cosa puo chiedere l'annullamento del mantenimento e non farmi mandare piu soldi dall'azienda????

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  38. Salve avvocato un informazione. Io ho 4 figli e sono separata in fase di divorzio. Visto e considerato che il mio e un operatore ecologico non voleva darmi la cifra stabilita dal giudice. Mi dava 100 euro in meno allora io che ho fatto... Ho fatto richiesta all'azienda tramite il giudice ed ho ottenuto il pagamento di mantenimento dall'azienda.Siccome al moo ex marito non gli e andata giu questa cosa puo chiedere l'annullamento del mantenimento e non farmi mandare piu soldi dall'azienda????

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  39. Non si preoccupi. Ha fatto bene. L'assegno non può essere annullato per questo.

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  40. Buongiorno..mio marito ha 2 figlie dal precedente matrimonio e 3 con me. Dal 2006 (data della separazione) ha sempre versato i 600 euro per le figlie alla ex la quale aveva una relazione con un uomo benestante che poi nel 2011 ha sposato e dalla quale ha avuto un figlio..nel 2013 abbiamo fatto una scrittura privata che abbassata a 400 euro mensili l assegno visto che erano arrivati i primi 2 miei figli..preciso che paghiamo tutte le spese extra dalla scuola alle visite mediche alle attrezzature scolastiche e che le figlie vivono qua metà mese è che qua ci occupiamo di tutto..nel 2017 è arrivato il mio 3 figlio..mio marito ha un reddito di 25000 ..lei viene mantenuta da suo marito e ostenta un tenore di vita molto più alto del nostro ( in estate è sempre in vacanza 3 mesi ) chirurgia e macchine grosse...possiamo chiedere l annullamento dell' assegno di mantenimento?grazie

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    1. Avete certamente i diritti e le possibilità di far annullare l'assegno.
      La situazione è molto squilibrata a vostro svantaggio e va corretta.
      Ovviamente occorre che se ne occupi un legale competente nel campo.
      Potete scrivermi alla mail umberto@avvocatochialastri.it per un consulto sulle possibilità concrete, tempi e costi. Buona serata.

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  41. salve , sono separato dalla mia ex convivente , abbiamo un figlio di 8 anni , che sta al 50% con me e al 50 % con lei , lei risulta disoccupata , ma lavora e guadagna circa 1.000 \ 1.200 € al mese , io sono tenuto a versare un assegno di mantenimento ?

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    1. Lei non sarebbe tenuto a versare l'assegno. Ripeto però ancora qui che le risposte generiche date a domande generiche lasciano il tempo che trovano... Solo con un consulto effettivo, anche con documenti alla mano, si può avere una risposta valida. Buona serata.

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  42. Salve avvocato volevo chiedervi un consiglio privatamente le posso scrivere un'email?sono disperata..grazie

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