Indice dei post

giovedì 5 giugno 2014

Il rancore dei giusti ed i danni della voglia di vendetta.

Ted Allbeury, “Gli insospettabili”, Mondadori, 14 ottobre 1990:
Nelle cause di divorzio, i clienti difficili sono le persone oneste che hanno poche o zero responsabilità nella rottura del matrimonio. I clienti facili sono uomini o donne irresponsabili o spregiudicati, amorali o immorali. Non rinunciano a nulla di veramente importante per loro. Vogliono solo uscirne. Raramente hanno rancori. Di solito si sono fatti una vita nuova. Nuovi rapporti. Sono contenti, perciò non creano difficoltà ne' a me, ne' agli ex coniugi. I casi difficili sono le persone corrette e leali che restano sconvolte e s'infuriano di fronte ai sotterfugi ed all'infedeltà di qualcuno che amavano. Una grossa parte del loro mondo è andata in fr4antumi. E' un disastro che non meritano e non riescono a capire come possa essere successo proprio a loro. Dicono di volere giustizia ma in realtà quello che vogliono è una vendetta. E sono loro gli unici ad uscirne sconfitti. Tensioni, frustrazioni,e un conto salato dall'avvocato.”
Questo è il brano di un romanzo e quello che parla è l'avvocato di un romanzo.
Eppure una parte di vero c'è sicuramente.

Anche se siamo giustificati, il rancore, la voglia di vendetta, ci procurano spesso solo ulteriori danni.
Gli avvocati scrupolosi lo sanno e quando consigliano la ricerca dell'accordo fanno i veri interessi del loro cliente.
Molto spesso però non vengono capiti perché l'odio ci impedisce di vedere la realtà.
Anche una causa su una cosa molto concreta come l'assegno di mantenimento può avere poco senso se è fatta solo per voglia di vendetta.

5 commenti:

  1. Totalmente d'accordo,e' la mia storia. Ho tradito mia moglie,un matrimonio ormai allo sbando quando e' comparsa la 3° persona,donna con cui ora convivo e da cui aspetto un figlio e sono felice e appagato. Mia moglie si e' fatta trascinare in una giudiziale senza motivo perche' non rispondeva ai miei inviti di consensuale. Le passo un mantenimento di 500 Euro al mese anche se non abbiamo figli. Che io abbia sbagliato e sia stato poco onesto e' fuori discussione,ma vedere che questa donna mi resta attaccata a questo modo anziche' pensare a rifarsi una vita mi mette una grande tristezza. Anche se i 500 euro fossero 5000 lei non sarebbe contenta comunque. Io da non credente mi ritrovo spesso a chiere al buon Dio di farle trovare un po' di pace.

    RispondiElimina
  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  3. Purtroppo è questa la storia di molte cause: il cercare di mantenere un rapporto attraverso l'odio, la lite ... E' a dir poco assurdo e dannoso sicuramente.
    Lei dice di aver avuto torto perchè ha tradito. Io, in linea generale, non ne sarei così sicuro. Anche dal punto di vista legale ci sono tanti motivi per i quali un tradimento (?) non è causa di addebito, colpa, della separazione. Bisogna vedere cosa c'è stato prima del tradimento ...

    RispondiElimina
  4. Grazie per la risposta avvocato. Come ha detto lei anche io ho subito parecchi "tradimenti" anche se non tradimenti come li conosciamo tutti,e dal primo bacio con la mia amante allo studio dello psicologo e' passato poco meno di un mese,per capire meglio cosa mi stesse succedendo perche' ero veramente fuori di me. Mi ero innamorato,tutto qui. Infatti alla prima udienza il giudice ha detto ( bada bene giudice donna) all'avvocato della signora " dica alla signora di sbrigarsi a cercare un lavoro e scordatevi entrambi l'addebito". Ho provato molte volte a "capovolgere" la situazione e vedermi al posto della mia ex moglie,credo che la mia stessa famiglia dopo un po' vedendomi forse non in grado di gestire da solo la situazione mi avrebbe detto di andare avanti con la mia vita e non chiedere neanche un centesimo,invece qui e' una lotta contro i mulini a vento. Peccato,tante energie sprecate per nulla. Il denaro be',quello va e viene. Grazie ancora e complimenti per l'ottimo sito.

    RispondiElimina
  5. Grazie per i complimenti.
    Dalle sue parole vedo due aspetti positivi.
    Uno è aver avuto il coraggio di chiedere aiuto ad uno psicologo.
    L'altro è un giudice che mi sembra faccia seriamente il suo mestiere.
    Saluti cordialissimi. Umberto

    RispondiElimina